Attenti: l’amico (o il nemico) vi ascolta!
Parliamo dei gettonatissimi messaggi vocali su WhatsApp.
Basta guardare la quantità di persone che camminano tenendo il telefono in orizzontale per inviarli o ascoltarli per comprendere quanto sia esponenziale il loro utilizzo.
Amore e odio: comodissimo per chi lo invia, perché può registrarlo mentre cammina, cucina, lavora, rassetta, è fuori con il cane; talvolta poco pratico per chi lo riceve. Non puoi ascoltarlo se stai parlando con qualcuno, in riunione, se sei in conversazione telefonica, se si è in un luogo pubblico. Devi avvicinare il telefono all’orecchio abbassando il volume, avere gli auricolari o rischi di far udire a tutti il messaggio. Nel frattempo diviene impossibile sapere se è urgente, se è una richiesta su cui intervenire a breve termine o una semplice divagazione sul meteo.
Torniamo quindi a parlare di netiquette…
Come spesso accade non è il mezzo ad essere molesto, ma l’uso (talvolta improprio) che se ne fa.
- Le note audio andrebbero utilizzate se non possono sostituire il meno invadente messaggio scritto.
- La durata dovrebbe essere massimo di 10 secondi.
- E’ un modo di esprimersi senza possibilità immediata di contradditorio.
- Non c’è modo di correggerli. Massima attenzione quindi a ciò che si registra.
- Scatta in automatico il viva voce come premete il triangolino verde … se il contenuto fosse strettamente personale ve ne potreste rendere conto troppo tardi. Ergo: utilizzate gli auricolari.
- Auricolari anche per registrare. E’ bene utilizzare il microfono nel pulsante che regola il volume delle cuffiette, si evita così di registrare rumori e suoni ambientali che coprono la voce e magari rivelano dettagli che era meglio tenere nascosti.
- Veto in toto di note vocali, trasmesse e ricevute che siano, al cinema, a teatro e ovunque ci sia uno spettacolo che coinvolge l’udito. Rischiate il linciaggio … giustamente.
- Auto intercettazioni. A torto o a ragione … noi crediamo che sia difficile che possano registrare la nostra telefonata. Di fatto le note vocali sono come intercettazioni che consegniamo in pacchetti digitalizzati e condivisibili. Parlate sempre responsabilmente.
- Se l’interlocutore non ha tempo o modo di rispondere si rischia di andare incontro ad una sorta di telefonata a monconi.
- “Verba volant, scripta manent”, detto latino che non ha più molto significato. I messaggi vocali resteranno archiviati nelle chat pronte ad essere riprodotte anche a distanza di anni. Ricordatelo …
Ammettiamolo però, ci sono anche tutta una serie di vantaggi che rendono apprezzabili le note vocali
- Non serve impegnare la vista, è sufficiente schiacciare con il pollice l’icona del microfono ed il gioco è fatto. Evita di buttarsi sotto ad un’auto attraversando la strada … una nota vocale allunga la vita.
- Serve unicamente una mano. Anzi … il pollice multitasking. Pollice opponibile di una sola mano e si effettua la registrazione, intanto l’altra mano può essere impiegata per le più disparate attività: prendere oggetti, scrivere sulla tastiera, buttare la pasta… logisticamente è una svolta.
- I messaggi audio sono inequivocabili. Non necessitano emoji per chiarirne il senso. Con le emoticon si può dissimulare, si clicca la faccina che ride per stemperare ed in realtà si è letteralmente furibondi. Se registri un vocale si è reali: chi ride, ride davvero … oppure è un ottimo attore. Bisogna essere autentici.
- Fanno sentire la voce del mittente. E non è da poco! D’accordo l’immediatezza della chat scritta, da potersi leggere ovunque anche durante la riunione, ma volete mettere sentire una frase sdolcinata dal suono della voce dell’amato o dell’amata? Sentirsi dire “ti amo” è molto meglio che veder scritto “ti amo”.
- Ragionamento valido anche per gli insulti? O forse in questo caso meglio e più educato il messaggio scritto? Nel dubbio, se vogliamo mandare a quel paese qualcuno, facciamolo “vis à vis” ed evitiamo l’utilizzo dello smartphone.
- Valore aggiunto del messaggio vocale rispetto a quello scritto: percepire il tono utilizzato. Riascoltando la propria registrazione può dare l’idea di come si può venire percepiti. Il tono della voce rivela intenzioni nascoste persino a noi stessi … e ci fa render conto di parlare come una gatta morta al collega di lavoro. Riascoltarsi è utile.
Infine: chi risponde ai tuoi messaggi vocali infiniti con messaggi scritti sta chiedendo pietà.
Giusto per dirvelo.