8kx2h5ivd9mq1z6tgl4r ARONANET | “Epic Fail” di buone maniere. Ecco i più comuni!

21 novembre, 2024

“Epic Fail” di buone maniere. Ecco i più comuni!

baciamano bon ton

Se è vero che “la legge non ammette ignoranza”, sarebbe bello poter dire altrettanto per la conoscenza delle buone maniere.

Nella realtà di tutti i giorni, purtroppo, non sempre è così.

Gesti ineducati e chiaramente riconoscibili a parte, vi sono situazioni defilate ed entrate nell’uso abituale, che possono fare notevolmente la differenza. Non danno eccessivamente nell’occhio, ma ad attenti osservatori e buoni conoscitori di galateo risultano veri e propri errori, con relativa ed ovvia caduta di stile da parte di colui che la effettua.

Quali sono? Ecco gli epic fail di galateo:

PIACERE – chissà quante volte me lo avete sentito ripetere, al momento delle presentazioni non si dice piacere. Perché? Non è possibile iniziare un rapporto conoscitivo con una bugia … siete proprio assolutamente certi che la nuova conoscenza che state intraprendendo sarà piacevole? Impossibile! Meglio quindi lasciare il piacere al momento del congedo, quando avremo potuto anche se parzialmente, constatare che è stata veramente una conoscenza piacevole.

SALUTE – Allo starnuto, magari nemmeno ben celato, di una persona non si dice salute. In questo modo si va ulteriormente a sottolineare un gesto che andrebbe evitato o quanto meno attutito il più possibile.

BUON APPETITO – Entrato ormai nei modi comuni, non è un augurio corretto, il galateo infatti ne sottolinea la derivazione ai tempi del feudalesimo, quando i signori del feudo a fine pasto, invitavano i servi a terminare le pietanze avanzate con un sonoro “buon appetito”. Oggi viene detto in senso conviviale, quindi se ci viene augurato accogliamo l’augurio con un bel sorriso senza sottolinearne l’errore: vale la regola che a star zitti si fa sempre più bella figura.

SALVE – salutare con un “salve” è di una tristezza e un distacco pauroso. E’ un saluto sterile, superficiale, non è formale e tanto meno informale. E’ certamente un saluto frettoloso che denota scarsa attenzione per l’interlocutore. Buongiorno, buon pomeriggio, buonasera, ecco i migliori saluti da utilizzare sempre e con chiunque, che ci faranno certamente fare un’ottima figura, ancor di più se accompagnati da un sorriso sincero.

SALUTARE – un saluto non si nega mai a nessuno. Impariamo a salutare sempre: prima di chiedere il caffè al bar, in ascensore, entrando ed uscendo dai negozi, quando telefoniamo, nelle email …

CHI C’E’ – Un famoso detto recita “la curiosità è sintomo di intelligenza”. Vero, ma non sempre. Quando si riceve un invito ad esempio, trattenetevi dal chiederlo … vi deve bastare essere stati invitati.

TENERE LA DESTRA – quando si cammina sui marciapiedi, sulle scale mobili, al fine di facilitare l’accesso a chi ha più fretta di noi.

TITOLI ACCADEMICI – utilizzati riferendosi a noi stessi, si pecca unicamente di egocentrismo.

PRIMA LE SIGNORE – non è detto … infatti in un locale pubblico, bar, ristorante, hotel che sia, è l’uomo che entra sempre per primo, al fine di accertarsi che il luogo sia consono alla signora.

BACIAMANO – gesto retrò, ma di grande fascino. Se fatto coi dovuti modi: mai all’aperto, ma sempre in locali chiusi; appena accennato senza toccare con le labbra la mano della signora; a donne coniugate mai a nubili.

SCARPETTA – ad enfatizzare la bontà di un piatto? Può essere, ma non è corretto. E se proprio non resistete, fatela utilizzando un pezzetto di pane con le mani, senza uso della forchetta che non ingentilisce un gesto decisamente non elegante.

L’elenco potrebbe proseguire … vi lascio in attesa del prossimo articolo!

Anna Ubaldeschi

Aronanet
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Redazione Arona.net
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