"Un parco ludico culturale in villa Leuthold"
E’ molto nutrito il gruppo di cittadini che ha inviato in settimana una lettera al sindaco Federico Monti. La richiesta è quella di creare un parco ludico culturale in via Milano. Ma non si tratta di demandare al comune la sua realizzazione bensì di offrire ciascuno le proprie competenze per poterlo creare tutti assieme.
“Siamo un gruppo di cittadini che desiderano portare alla sua attenzione la richiesta di realizzare un parco giochi innovativo ed inclusivo ad Arona : lo spazio individuato coincide con quello indicato nel vostro programma elettorale, all’interno del parco Villa Leuthold, in Via Milano, questo perché c’è già una cospicua presenza di verde naturale (già curato dall’amministrazione anche se attualmente utilizzato principalmente da padroni di cani); è già recintato; si trova in prossimità dell’asilo nido comunale; non ci sono abitazioni nell’immediata vicinanza (quindi non disturberebbe la quiete dei residenti); è facilmente raggiungibile a piedi ed in bici e comunque non andrebbe a congestionare ulteriormente il centro città e, infine, valorizzerebbe una zona semi-periferica (con tutto l’indotto che ne consegue), dando potenzialmente vita ad un luogo unico nel suo genere.
“Desideriamo mettere a disposizione il nostro tempo e le nostre competenze affinché la nostra voce ed il nostro ruolo di genitori le sia di supporto e di continuo stimolo nel realizzare a breve termine quanto richiesto. Chi meglio di un genitore può aiutare a realizzare un valido progetto a misura di bimbo? Chiediamo di essere parte attiva di una progettazione partecipata, accolti ad una tavola rotonda insieme alle associazioni e alle varie figure professionali che operano nel campo dell’infanzia (psicomotricisti, educatori, pediatri, psicologi, pedagogisti, assistenti sociali, tecnici, progettisti). Le nostre riflessioni sono diventate improrogabili soprattutto in questo periodo di limitazioni dovute al Covid dove avere degli spazi educativi all’aperto diverta fondamentale. Per questo sottolineiamo il carattere di urgenza di questa nostra richiesta, perché “il tempo dei bambini è adesso””.