A gennaio treni più puntuali ma la causa va avanti
Ha fatto tappa, sabato 7 febbraio, nel Vco il Comitato dei Pendolari aronesi per incontrare i viaggiatori verbanesi ma, soprattutto, i politici locali.
“Per quanto riguarda la linea Arona Novara dobbiamo dare atto di un miglioramento del servizio in tema di ritardi. L’84,5% dei treni nel mese di gennaio ha viaggiato in orario. Siamo pur sempre al di sotto della soglia contrattualmente prevista dal 91% ma siamo tornati ai livelli di Agosto 2014.
Per quanto riguarda la linea Domodossola Milano siamo di fronte ad una situazione paradossale.
A Dicembre 2014 l’indice di puntualità si attestava intorno al 40%. Nel mese di Gennaio 2015 si è passati ad un indice di puntualità del 63%, mentre i minuti di ritardo sono nettamente aumentati andandosi ad attestare a 10.444 minuti di ritardo pari a 174 ore di ritardo accumulate (a fronte delle 114 del mese di Dicembre).
Un’ultima constatazione: l’Amministratore Delegato di Trenord Dott.ssa Cinzia Farisè ha dichiarato, durante la conferenza stampa di qualche giorno fa, che il valore medio della puntualità in Lombardia è pari al 72% e che il suo progetto sarebbe quello di portarlo ad un indice del 82% nell’arco del 2015.
Questo significa che la nostra linea ha un differenziale di ben 9 punti percentuali rispetto alla media della Lombardia e che per raggiungere l’obiettivo auspicato dalla Farisè sarebbe necessario un salto in avanti di quasi 19 punti percentuali in 11 mesi.
Riteniamo, senza alcuna polemica, che ad oggi sia un obiettivo non raggiungibile con la tempistica indicata da Trenord e sopratutto senza un riammodernamento dell’intero sistema ferroviario”.
Si è parlato anche del degrado delle stazioni:
“Le stazioni dovrebbero costituire il biglietto da visita per la maggior dei Comuni: immaginando un turista od un semplice viaggiatore che deve usufruire di una delle stazioni sulla Linea Milano Domodossola o sulla Linea Arona Novara, il primo impatto che ha non è certo positivo, perché il degrado e la desolazione qui regnano sovrani e, pensando anche all’economia di molti paesi attraversati da queste linee ferroviarie, fondati principalmente sul turismo, ci auguriamo che il turista di turno non pensi che ci sia un nesso tra lo stato della stazione e lo stato del relativo comune.
La stazione di Dormelletto Paese rappresenta per quanto riguarda la fruibilità delle stazioni, un “modello” di Abbattimento delle Barriere Architettoniche: per poter raggiungere l’unico binario, il malcapitato deve affrontare 2 rampe di scale.
Il successivo problema, per molte stazioni è che sono chiuse e, di conseguenza, il biglietto del treno è impossibile farlo. Ma questo, si sa, in alcuni casi è ovviabile facendo il biglietto sul treno: ovviamente in questo caso bisogna ricordarsi di salire sul treno e mettersi immediatamente alla ricerca del controllore per comunicarglielo, altrimenti si corre il rischio di incorrere in sanzioni”.
Intanto la causa prosegue: sono già 100 i pendolari che hanno aderito e chiederanno oltre 2 milioni di euro di danni a Trenord.
