Arona la "Città Murata"
Per il Gasma e gli aronesi sabato 16 maggio sarà già tempo di nuove scoperte: le mura di Arona. (Appuntamento alle ore 15 davanti a villa Cantoni /cancello per la Rocca).
Il Gasma ha da tempo constatato che le mura sono più note ai ragazzi che agli adulti e questo grazie al professor Di Bella che vi ha effettuato diverse uscite per le scolaresche. E così ha deciso di inserire l’itinerario fra quelli della riscoperta, limitandolo per quest’anno al tratto sud occidentale che conserva ancora molti avanzi nascosti per lo più in cortili privati. Come nel caso del Monastero della Purificazione esplorato il 25 aprile, la visita consentirà l’accesso privilegiato a questi resti e permetterà di comprendere al meglio la topografia dell’Arona murata.
Va premesso che le fasi principali della fortificazione di Arona sono almeno tre: quella o quelle medievali di cui poco si conosce, quella borromaica originaria della metà del Quattrocento e quella seicentesca, di potenziamento con estesi baluardi dopo il pericoloso l’assedio del 1644. E infine va detto che le cortine più alte, emergenti sopra il piano degli spalti, furono demolite non dopo un fatto bellico, ma dopo la resa dovuta alla vittoria napoleonica di Marengo (1800), mentre i muri contro terra furono in gran parte conservate perché ormai inutili per la difesa.
E’ proprio a questi resti che Giovanni Di Bella guiderà la vista alle ore 15, iniziando dal piazzale davanti a Villa Cantoni per accennare alla soprastante rocca. Il percorso verso viale Berrini che si sviluppa sullo spalto interno delle mura, permetterà di vedere alcune centinaia di metri della cinta ampiamente intervallati dall’edificazione o dall’occultamento moderno in via Cantoni, via Litta, parcheggio Nicotera, cortile Bottelli, villa e condominio Marini.
Immagini poco note di elementi perduti utili alla comprensione (torri, planimetrie, ecc,) saranno mostrate nel corso del giro, che si terrà anche in caso di tempo incerto. Al termine della visita sarà illustrato l’assedio del 1644 sulla carta della città disegnata dal capitano Ercole Bacigalupo.