COSMETIQUETTE, ALIAS IL GALATEO DELLA BEAUTY ROUTINE
Nella prima scena dell‘omonimo film, Mary Poppins si ritocca il make-up sulle nuvole, giusto un attimo prima di arrivare sulla Terra, per prestare servizio in casa Banks.
Su una nuvola nel cielo, l’iconica tata perfetta, si attarda ad incipriarsi il naso, come se si trovasse in una toilette. Un’ultima sistematina a trucco e pettinatura, per presentarsi al meglio, prima del colloquio.
Un diktat in ogni occasione, che non passa mai di moda, e che anzi è un fattore imprescindibile.
Uscire di casa con un make-up curato in qualsiasi occasione è punto di forza di molte donne. Altre si approcciano al make-up un po’ con diffidenza, magari solo perché non hanno, o ritengono di non avere, confidenza con i trucchi.
Il trucco veniva utilizzato già nell’antichità: pensiamo agli antichi egizi ed alla loro capacità di sottolineare o tratti del volto e lo sguardo con un trucco semplice quanto estremamente efficace; alle geishe giapponesi, maestre nell’arte del make-up.
Qual’è oggi il fine del make-up? Certamente migliorare eventuali difetti, esaltare i tratti e mostrare la personalità verso un canone di bellezza in perenne trasformazione ed evoluzione.
Il trucco è una moda, mutabile nel corso degli anni, e sempre adeguato alla richiesta di immagine di una società in continuo sviluppo e cambiamento.
Un make –up curato e adeguato alla situazione permette quindi di sentirsi al top, ma rappresenta anche un omaggio alla bellezza ed alla cura di sé.
Esiste un galateo del trucco e della bellezza? Certamente!
La cosmetiquette può aiutarci nelle occasioni più formali, così come nella vita di tutti i giorni, a scegliere la tipologia adatta di trucco, applicarlo e ritoccarlo nel modo più elegante possibile e nelle occasioni consone.
In passato i consigli del galateo relativi a trucco e bellezza erano decisamente più ferrei, imponendo cambi di abito e look nel corso della giornata al fine di rispettare l’etichetta; oggi le regole che consigliano di adattare lo stile in base alla situazione in cui ci si viene a trovare sono divenute molto più flessibili.
La consapevolezza del proprio stile, delle proprie caratteristiche fisiche e del contesto in cui ci si trova consentono suggerimenti che creano sicuramente la differenza in fatto di eleganza.
Vediamo insieme le linee guida!
Ogni ora ha il suo make-up
Sono certa che vi sembrerà la scoperta dell’acqua calda … ma è la pura verità.
Così coe è sconsigliato dal galateo andare in ufficio con abiti poco consoni (abito da sera, mise succinte, tuta ginnica, abbigliamenti eccessivamente sportivi e stravaganti) al medesimo modo è sconsigliabile optare per un make-up eccessivamente carico durante il giorno.
Lavoro, ambiente scolastico e universitario richiedono un trucco leggero, con utilizzo di colori neutri e tenui, rossetti dai toni naturali o gloss trasparente, lasciando tonalità accese, ciglia finte e contouring dopo le ore 18.
Lo stesso dicasi per il profumo: lasciamo le fragranze intense per la sera, meglio optare per essenze legger e fresche che non risultino invadenti.
In ogni caso mai lasciare la scia della propria fragranza preferita.
Ritocco, dove?
Mai in pubblico!
Di qualsiasi tipologia sia, rivolta a viso, occhi, labbra andrebbe sempre evitata in pubblico. Mai e poi mai ad unghie e corpo.
Non è valida nemmeno la scusa di ottimizzare il tempo, per limarsi le unghie in treno, eliminare peletti sfuggiti alla ceretta in spiaggia o peggio cedere alla tentazione di schiacciarsi brufoli e punti neri senza curarsi della presenza di altri.
Qualsivoglia tipologia di ritocco deve essere eseguita in privato, meglio se alla toilette.
Unica eccezione: sdoganato il ritocco del rossetto in pubblico. Anche la regina Elisabetta spesso lo esegue.
Altrettanto dicasi per una discreta spolveratina di cipria … ma perché rinunciare alla scusa di assentarsi dicendo “vado ad incipriarmi il naso”?
Essere se stesse è sinonimo di eleganza
Avere un proprio stile personale è la forma più grande di eleganza.
Vi aspetto al prossimo articolo per parlarvi della nail art e del profumo.