8kx2h5ivd9mq1z6tgl4r ARONANET | Ecco la Kadjar – La Gemella Francese

23 novembre, 2024

Ecco la Kadjar - La Gemella Francese

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La Renault entra nel segmento dei Crossover di medie dimensioni con la Kadjar, che deriva da una leggenda del settore, la Qashqai (Nissan fa parte del Gruppo Renault).

La vettura francese è disponibile con 1 Motore a Benzina (1200 Turbo da 130 cv) o con 2 Motori Turbodiesel DCI (1500 da 110 cv; 1600 da 130 cv), negli allestimenti Life, Zen, Intens, Bose, Hypnotic Energy.
Esternamente la Kadjar, riprende anteriormente il family feeling della casa della losanga: mascherina centrale a V con una bordatura cromata, il logo Renault al centro e i i gruppi ottici affusolati agli estremi, come a stendere e allungare verso i passaruota la mascherina stessa.
Posteriormente, la coda è sportiva e muscolosa. Belli i grandi gruppi ottici trapezoidali che si allungano anche qui verso i passaruota.
L’abitacolo della vettura transalpina è ampio e arioso, e l’accesso agevole anche per i passeggeri posteriori.
Accattivante la plancia, nella quale spicca la zona attorno al guidatore con il cruscotto virtuale (che, aprendo la porta per salire, mostra un disegno del frontale dell’auto) e la consolle centrale con il nuovo sistema R-Link2, una veste grafica personalizzabile e comandi più rapidi (lo schermo a sfioramento di 7 pollici è di tipo capacitivo, come quello dei tablet). Quasi a separare la zona conducente dal lato passeggero, a destra dei comandi del climatizzatore c’è un “maniglione” che fa molto fuoristrada.

 

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Le finiture sono di buon livello, con materiali morbidi. Con i suoi 472 litri di capacità minima (1478 quella massima), il vano bagagli è ampio; ha il piano in due parti che si possono sollevare (per accedere a un doppiofondo alto poco meno di 10 cm), rimuovere o fissare più in basso per guadagnare spazio prezioso in altezza. C’è anche l’originale possibilità che consiste nel posizionare in verticale una delle due parti del piano, realizzando una separazione fra la zona anteriore del baule e quella posteriore.
Nella nuova Kadjar giocano a favore della praticità anche le levette (in prossimità della bocca di carico) per reclinare con un solo gesto ciascuna delle due frazioni degli schienali. La soglia di carico a ben 79 cm da terra non è altrettanto pratica. Utile, per contro, il sedile del passeggero richiudibile a tavolinetto (optional o di serie a seconda degli allestimenti) che porta a quasi due metri e mezzo lo spazio utile per il carico di oggetti molto lunghi. E, sotto il paraurti, può nascondersi un gancio di traino a scomparsa (optional).

Ecco il momento del test drive: la Renault Kadjar provata è stata la 1500 DCI 110 cv EDC 4×2 Hypnotic Energy da 31893 €. Renault con la Kadjar va a riempire un vuoto nel segmento dei Crossover medi, presentando un mezzo sportivo, elegante, al passo con i tempi. Molto confortevole e spazioso, Kadjar si lascia guidare facilmente sia in città che su percorsi extraurbani o autostradali, suo vero pane quotidiano. Preciso è lo sterzo, maneggevole è la vettura, facile è il parcheggio. Ottimo è il Cambio Automatico EDC che equipaggia la versione guidata.
Stranoto nelle caratteristiche e nelle doti è l’ormai leggendario 1500 DCI Turbodiesel Renault da 110 cv, ottimo motore per quest’auto e che rende la Kadjar un’ottima vettura per chi ha bisogno di spazio e non vuole rinunciare a comfort e sportività.
Infine il listino prezzi: si va da 20500 € della 1200 4×2 Life per arrivare a 27750 € della 1200 4×2 Hypnotic Energy EDC (Benzina); si va da 22500 € della 1500 DCI 110 cv 4×2 Life per arrivare a 32150 € della 1600 DCI 130 cv 4×4 Hypnotic Energy (Diesel).

Bruno Allevi
Bruno Allevi
Bruno Allevi
Giornalista freelance da sempre appassionato di auto e di motori. Da anni collabora con Arona.net con una rubrica da lui creata inerente alla presentazione e al test drive di nuove auto. Conduce su Radio Domani la rubrica settimanale “Top Gear” dedicata alle auto e al mondo dei motori e, insieme a Gianni Amurri, il programma sportivo del sabato “Tutto Campionati Minuto per Minuto”.
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