Franco Pulacini
Nasce nel feudo di Carlo Borromeo, alla frontiera tra Ticino, Piemonte e Lombardia. Illustra il principio di William Carlos Williams “la provincia centro del mondo”. Studia a Milano, in accademia, soprattutto anatomia artistica ed approfondisce le tecniche di composizione. Appresa l’arte del restauro, la alterna per anni a creazioni personali. In seguito si dedica alternativamente alla creazione personale dando vita ad opere che, nate dal profondo, possono sembrare ai suoi occhi sempre fragili, delicate ed intermittenti ma potentemente affascinano lo spettatore che le osserva.
” Paesaggio urbano” 1976 – Assemblaggio Polimaterico, 220 X 60 cm
Le sue sculture affascinanti ed empatiche sovrastano ogni magnetismo vitale con la loro esistenza, assorbono linsfa e luce dallo spazio limitrofo. I paesaggi assemblati inneggiano ad una ideologia del consumato, del relitto e sono larappresentanza poetica di un’evidenza astratta che crea e tricera un’antica simbologia al loro interno. Pulacini ricerca, sente e sperimenta racchiuso in un monologo ideale interiore fatto di utopiche difformità della realtà oggettiva. Sogni di illusioni popolano l’opera di Pulacini. La realtà è spirito al quale si risale attraverso la rappresentazione delle opere che uniscono significati e quesiti alla materia.
” Donne sulla spiaggia” 1979 – Olio su tela, 90 X 70 cm
Pulacini compie, all’interno della solitudine della provincia e della sua città, Arona, una ricostruzione linguistica in comunicazione con il mondo. Il mondo del pittore apre una cosmica interpretazione delle profonde metamorfosi del pensiero, dove oniriche visioni vengono interpretate attraverso il prestito di ciò che vive, significa ed acquisisce forme e carattere. Uomini traforati, abiti umani, evidenze viventi sono l’essere umano. Le evoluzioni del maestro destano stupore, incredulità ed affascinano lo spettatore che le osserva. Disorientano ogni mente preparata. Un artista schivo che non ama sentir parlare di sé, delle sue opere e delle sue grandi qualità artistiche. Autorevolissimi critici hanno elogiato le sue innumerevoli doti creative e culturali.
Avveduti collezionisti possiedono le opere di questo artista esuberante ed inquieto che fa proprie, con spericolata indipendenza, le più svariate sollecitazioni di aree espressive contemporanee.
“Penetrazione” 1997/98 – Tecnica mista, 170X170