La prima regola di marketing? Le buone maniere.
Quella in cui viviamo è una società complessa, sia nella vita privata che in quella professionale dobbiamo gestire innumerevoli relazioni sociali. Tutt’altro che semplice!
Rapportarsi con gli altri usando la cortesia è da tener sempre ben presente, consente di rendere piacevole ogni relazione, di lavorare meglio e soprattutto di vivere meglio.
Le buone maniere sono un investimento a basso costo e praticabile facilmente, ma sembra non essere così per molti.
Il vocabolo “bon ton” può sembrare polveroso e desueto, appartenente a tempi passati ed invece è più che mai attuale. Chi lo applica oggi ha nelle proprie mani una sicura ascensione verso il successo e parte sicuramente avvantaggiato.
Come ci raccontiamo agli altri? Sia nella vita privata che sul lavoro lo facciamo con i nostri gesti, le nostre parole, i sorrisi ed anche i nostri silenzi.
“Non esiste una seconda occasione per fare una prima buona impressione”, quindi non scordate mai l’importanza della prima impressione. Il primo approccio è come una indelebile fotografia che sarà il nostro specchio per molto tempo.
Attenzione allora all’aspetto visivo, dato da come ci presentiamo e dalla nostra gestualità che influisce per il 55%, a quello vocale, dato dal tono della voce e dalla chiarezza nell’esprimersi ed infine a quello verbale, ovvero ciò che viene detto, che influisce solo per il 10%.
E’ questo il campo della business etiquette, in cui ci si focalizza sulle relazioni umane in ambito professionale, attraverso la quale si mira a mettere in atto una formula di accoglienza, in grado di considerare la vendita come un’esperienza di relazione che coinvolge le emozioni, da chi produce e vende un prodotto a chi lo acquista.
Bisogna abituarsi ad offrire un servizio di alta qualità, che vada al di là delle buone maniere, utilizzando un atteggiamento rispettoso, amichevole, ma sempre professionale.
La business etiquette potrebbe essere definita come l’arte dell’attenzione, che parte dal saluto per giungere via via ai messaggi del corpo, dati dalla postura, dal sorriso, agli atteggiamenti come la propensione ad ascoltare e comprendere, per arrivare ad emozionare.
Insomma: dovremmo imparare ad usare nelle relazioni maggiormente il cuore … e non ultimo il buon senso.
Concedete un ultimo suggerimento: ricordate sempre il nome del vostro interlocutore.
Il suono del proprio nome è il più dolce ed il più importante e ben predispone al colloquio.
Mai dimenticare quindi le buone maniere negli incontri di lavoro.