L’Ospite è come il Pesce…
Se il clima ce lo concederà, dovremmo ormai entrare nella bella stagione e con essa avranno inizio week end in campagna, al mare, in montagna, al lago ed occasioni in cui invitare od essere invitati da amici o famigliari per brevi o prolungate vacanze.
Conoscete il detto “l’ospite è come il pesce, dopo tre giorni puzza”? Eh sì … talvolta si rischia di trovarsi in questa spiacevole situazione, ma si può anche incorrere nella situazione opposta in cui è l’ospite a non trovarsi a proprio agio.
Vi sono alcuni suggerimenti che ci regala il galateo per essere ospiti graditi ed ospitare con eleganza ed attenzione.
Essere ospiti.
- Accordiamoci con i padroni di casa su date ed orari di arrivo e di partenza
- Ogni ospite dovrebbe ricordarsi che la sua è una visita non una permanenza no limits
- Provvediamo a limitarci nel portare bagagli, siamo ordinati ed evitiamo di dare da lavare e da stirare nostri capi di abbigliamento
- Cerchiamo di essere sempre di buon umore! Non c’è nulla di peggio dell’ospite musone.
- Evitiamo di organizzare noi la giornata dalla A alla Z, dovrebbero essere i padroni di casa a proporre e pianificare i programmi.
- “Fai come se fossi a casa tua” … ecco, non prendiamo alla lettera questa frase! Non siamo realmente a casa nostra. Non frughiamo nei cassetti, non spostiamo soprammobili ed oggetti, non effettuiamo razzie nel frigorifero, moderazione anche nell’utilizzo di televisione e musica.
- In assenza di personale di servizio, facciamoci il letto, offriamoci di apparecchiare la tavola e altre piccole incombenze domestiche.
- Se si uscirà una sera al ristorante saremo noi ad offrire la cena ai nostri ospiti
- Se fosse presente personale di servizio saremo sempre educati, cordiali e sorridenti e lasceremo una piccola mancia al momento della partenza
- Prima di partire ricordiamo di salutare tutti i componenti della famiglia, compresa la figlia adolescente musona che non ha mai proferito parole ed ha tenuto lo sguardo fisso sul cellulare ed il cane che ci ha ringhiato durante tutta la nostra permanenza (è anche lui parte integrante della famiglia che ci ha ospitato)
-Al nostro rientro non dimentichiamo di fare una telefonata di ringraziamento e se non abbiamo già provveduto, facciamo recapitare un dono o dei fiori alla padrona di casa.
Ospitare
Nel Medioevo era obbligatorio offrire ospitalità a chiunque, se poi l’ospitato era nobile bisognava provvedere oltre al riparo, acqua e fuoco ed il foraggio per i cavalli, anche al cibo, soddisfazione sessuale e regali alla ripartenza. Ma erano altri tempi …
E’ comunque indispensabile far trovare alcune attenzioni ai nostri ospiti:
- Stanza pulita, con letto con lenzuola e asciugamani freschi di bucato
- Un cuscino ed una coperta supplementari
- Una bottiglia di acqua e relativi bicchieri
- Grucce libere nell’armadio
- Spazio in bagno per gli accessori di toilette
- Saponi e detergenti nuovi
- Phon
- Un cestino per i rifiuti
- Informiamoci in precedenza di possibili intolleranze e cibi non graditi e delle abitudini per la prima colazione
- Facciamo mangiare bene i nostri ospiti, senza però rimpinzarli di cibo
- Facciamoli divertire senza eccedere in premure e complimenti, riconosciamo loro il diritto di momenti di intimità e libertà
- Un giro della città, una cena in compagnia di altri amici, un po’ di shopping … tutte idee validissime senza che vengano imposte a ritmi frenetici
- Evitiamo la frase “fai come se fossi a casa tua”: non lo pensiamo realmente e in segreto ci auguriamo che il nostro ospite non ci prenda realmente alla lettera!
I padroni di casa faranno di tutto perché gli ospiti non si sentano mai a disagio, da parte loro gli ospiti non dimenticheranno mai il sorriso e le parole magiche: grazie, per favore e prego.
Anna Ubaldeschi