No all'accorpamento, Distretto dei Laghi salvo
Il Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli continuerà a mantenere la propria autonomia decisionale e territoriale: è questa una delle principali conferme arrivate in questi giorni dalla Regione Piemonte, che sta elaborando su proposta dell’Assessorato al Turismo alcune modifiche della Legge Regionale 75 del 1996 che disciplina l’organizzazione del turismo in Piemonte. Decade definitivamente quindi l’ipotesi, circolata informalmente alcuni mesi fa, ma mai ufficializzata, di un “accorpamento” di quadrante del Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli, che quindi continuerà ad occuparsi dell’informazione e dell’accoglienza turistica per i 97 comuni dalle Valli dell’Ossola al Lago Maggiore e al Lago d’Orta, comprendendo tutto il territorio della provincia del Verbano Cusio Ossola e parte dei comuni della provincia di Novara.
La proposta di modifica della Legge Regionale, che dovrà affrontare nei prossimi mesi tutto l’iter istituzionale, prevede infatti l’accorpamento delle Aziende Turistiche Locali di Novara, Biella, della Valsesia e Provincia di Vercelli in un’unica ATL del Piemonte Nord, con sede a Vercelli, mentre l’ATL del Distretto Turistico dei Laghi manterrà gli attuali confini, con sede legale in Verbania.
“Abbiamo incontrato in settimana l’Assessore regionale al Turismo, Antonella Parigi, che ha illustrato la proposta di modifica” – commenta il Presidente del Distretto Turistico, Antonio Longo Dorni – “e la ringraziamo per aver subito compreso la rilevanza e l’importanza che il turismo riveste per il nostro territorio e la necessità di continuare a mantenere l’attuale autonomia decisionale, come peraltro affermato anche dal vice-presidente della Regione, Aldo Reschigna“.
“La notorietà internazionale del nostro territorio, sostenuta in questi anni anche dalle iniziative della nostra ATL, è stata riconosciuta da una recentissima ricerca realizzata in occasione di EXPO 2015 in collaborazione con l’Università di Pollenzo dove il Distretto dei Laghi compare al quarto posto dopo Venezia (20,8%), Firenze (19,7%) e Roma (11,6%) quale possibile meta – indicata dall’8,5% dei turisti stranieri – per ampliare il soggiorno oltre Expo“.
