Post voto: nel Pd tutti contro tutti
Di facciata, avevano “sostenuto”, in qualche modo, la candidatura di Nino Muscarà comunque mal digerendola.
Appena terminate le elezioni, il gruppo dei Renziani all’interno del Pd aronese s’è sfogato.
Loro Muscarà non lo volevano proprio: la carta vincente avrebbe dovuto essere Lorena Vedovato. E invece “il resto del Pd” ha voluto Muscarà senza passare dalle primarie.
Ed ecco la frecciata dei Renziani:
“Il risultato della lista “Costruiamo il futuro” rappresenta il punto più basso, della storia del centrosinistra aronese. Ci dispiace aver avuto ragione ma a nostro avviso Muscarà è stato designato dall’alto, senza mai consultare la nostra gente, un candidato senz’altro perbene ma anche politicamente molto debole. La candidatura di Muscarà è stata frutto del ricatto politico di un gruppo, quello cosiddetto misto, che domenica ha dimostrato nei numeri la propria assoluta inconsistenza politica. Occorre ricominciare da zero. Anzi da tre: gli ottimi risultati personali di Carla Torelli, Alessandro Travaini e Camillo Cavanna. Per il resto urge cambiare tutto: circolo, dirigenti e linea politica. Che questa umiliante sconfitta serva di lezione per il futuro. Infine auguri di buon lavoro al neoeletto sindaco Gusmeroli“.
Ma “il resto del Pd” non sta a guardare:
“Dopo aver rifiutato le scelte democraticamente assunte dagli organismi interni al Partito, passando la campagna elettorale più a propagare la tesi della spaccatura che a lavorare nell’interesse della città, il gruppo Facebook Arona per Renzi continua a propagandare complotti e false ricostruzioni. Il Partito Democratico nelle prossime settimane coinvolgerà i suoi iscritti per discutere ed elaborare una proposta politica e amministrativa, per avviare una nuova fase che accompagni l’attività dei consiglieri comunali con l’obiettivo di rendere possibile un reale cambiamento ad Arona“.
