Riparte il Teatro sull'Acqua
Il 15 gennaio alle 16.30 nella sala polivalente San Carlo di via Don Giovanni Minzoni 17 di Arona va in scena “Pelle d’oca” della compagnia Arione-De Falco, nell’ambito della rassegna Teatro Sull’Acqua.
In scena i due attori, aiutati da pochissimi elementi di scena, (e soprattutto dalle loro braccia) sono due oche. Un fratello e una sorella. Per la minore è arrivata la stagione delle migrazioni. Il fratellone, a suo tempo, ha già viaggiato. Come preparare la piccola al grande volo e poi lasciarla andare? Servono giochi e storie per insegnare, divertire e preparare alla paura e al diverso: avventure, incontri fantastici, grandi laghi, lezioni di volo, ninne nanne, cocchi e coccodrilli. “Pelle d’Oca” valorizza il concetto di emigrazione.
“Il nostro spettacolo parla del viaggio – spiegano Annalisa Arione e Dario de Falco – Il viaggio di disperati, rifugiati, profughi, di uomini che non potevano più restare là dove si trovavano. È un discorso da adulti? Non lo crediamo. Ma crediamo ci voglia la giusta metafora. Dopo un’attenta ri essione abbiamo scelto di parlare del volo coraggioso compiuto da milioni di oche selvatiche alla ricerca di un luogo dove trovare ristoro da fame e da sete e vivere nalmente in pace. Un miracolo, come racconta, quasi in silenzio, Jacques Perrin ne “Il Popolo Migratore”, lasciando la parola al battere d’ali dei suoi protagonisti. Noi, che quel salto transcontinentale non l’abbiamo mai fatto nella realtà, cerchiamo di ricostruirne le tappe e immaginarne di nuove, assieme al pubblico. Perché siamo convinti che le oche, una volta arrivate, seppur stanche, spossate, malandate e imbruttite dal viaggio, portino con sé un patrimonio inestimabile fatto di cultura, ricette, esperienza, lingue, capacità di adattamento. Giochiamo a immaginare che il diverso sia prezioso e non un problema da risolvere”.