Sull'ospedale la lite continua..
Il Pd ha riportato alla luce una “chicca“.
Un manifesto del 2011 i cui contenuti, con il senno di poi, fanno davvero ridere. Non “sorridere” ma ridere proprio perchè forse i governanti locali della Lega si erano fidati della “parola” dei loro superiori e invece sono rimasti, come dire, trombati.
Correva, appunto, l’anno 2011 e sulle strade aronesi appariva un manifesto dall’eloquente titolo: “Care Cassandre silenzio! La Lega e il sindaco Gusmeroli evitano la chiusura dell’ospedale di Arona. Grazie Cota, Grazie Lega“.. tante grazie a tutti, insomma.
Poi il manifesto sottoponeva un elenco di conquiste: 2 sale operatorie nuove, pronto soccorso oculistico, primo soccorso, cap, lungodegenza e hospice, mantenimento attuali servizi e investimento di oltre 5 milioni di euro per l’ospedale.
Insomma: è andata come è andata. Dei vari punti abbiamo solo il cap e forse avremo l’hospice ad aprile. Però sicuramente l’ospedale non c’è più.
Ma come mai il Pd ha riesumato questo manifesto?
Perchè è dei giorni scorsi un comunicato stampa del segretario della Lega provinciale Luca Bona che recita:
“La Lega chiede a tutte le Istituzioni e ai cittadini di mantenere alta l’attenzione sull’ospedale di Borgomanero e il Cap di Arona. A seguito delle prese di posizione delle Istituzioni, degli amministratori e della Lega Nord, il Pd ha corretto almeno parzialmente la delibera che penalizzava fortemente il nostro territorio, ma non si esprime sul tema centrale dei posti letto e delle risorse in termini di personale. Il nostro territorio ha già rinunciato ai 60 posti di Arona, il Pd non può liquidare il problema ragionando sul “quadrante”, ma difendendo i nostri presidi irrinunciabili, che in estate servono 200.000 persone“.
Il Pd risponde:
“Mantenere alta l’attenzione è esattamente quanto fatto dal Pd Arona, con una campagna di informazione bollata come opera di “cassandre” mentre avevamo ragione su tutta la linea ed eravamo stati anche ottimisti: prevedevamo la perdita di qualche servizio, mentre la Lega “di mutanda e di governo”, con il trio Cota – Bona – Gusmeroli ha chiuso del tutto la struttura aronese“.